L'arte materica di Giorgio De Cesario artista salentino
GIORGIO DE CESARIO (Matino (Le), 1 gennaio 1956) architetto pittore, scultore e grafico italiano.
Nato in un paese del Salento leccese, cresce in un ambiente ricco di stimoli. Tra le esperienze giovanili la partecipazione a diversi concorsi grafico - pittorici durante gli anni di studi.
Chiave di volta della sua carriera č l'opera pittorica ''Procreazione''(1986), che per prima diffonde nel panorama artistico italiano una nuova tecnica mista caratterizzata dall'uso dell'argilla sulla tela. Seguono altre opere come ''Il Manichino'' e ''Filosofia contadina'' con le quali l'artista comincia ad approfondire i temi della solitudine e della incomunicabilitā.
Questi temi sono presenti anche nelle sue opere maggiori come, ad esempio, ''Donna allo specchio'', ''Sacro e Profano'',
''La Depressa'', ''Malinconoia'', ''Gli Anoressici'','' Sedotta e Abbandonata'', con le quali partecipa ad una mostra itinerante
dal titolo ''Solitudini'' (partendo dalla sede dell'Associazione Soqquadro di Roma).
Si succedono varie mostre sia collettive che personali, in Italia e all'estero, durante le quali ha l'occasione di conoscere
grandi rappresentanti del minimalismo italiano come Salvatore Pepe, Letterio Consiglio, Raffaele Iannone e Luigi Cipparrone.
Particolarmente stimolanti sono gli incontri con Giorgio Forattini, Mario Cassisa, Fernando De Filippi e i poeti Beppe Costa
e Francesco Mandrino.
Attualmente l'artista opera e risiede nella sua casa-museo Galleria permanente La Casa degli Artisti a Gallipoli (Lecce). Entra nel sito