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Abbigliamento: bottoni a destra e a sinistra

bottonificio

Il fatto che i bottoni da uomo o da donna prendano un lato opposto all'altro, è motivo di molte speculazioni, incluso la supposizione piuttosto improbabile che le donne del passato erano mancine per la maggioranza, mentre gli uomini di mano destra.

Le radici di ciò hanno ragioni molto remote, nel passato, i vestiti erano utilizzati molto dalle donne più che nel presente, forse perché anche quando si bagnavano, rimanevano confortevoli da tenere addosso.

Gli uomini indossavano giacche di lana, ghette, pantaloni e gilet. Le donne indossavano vestiti più elaborati che includevano calzoncini, corsetti, sottovesti e abiti.


Le servitrici e i bottoni


Le servitrici, si ritrovavano a spendere per un'ora o più a vestire la padrona e chiudere quell'infinità di bottoncini necessari, supponendo quindi che i produttori nel bottonificio si resero conto molto presto che invertendoli sui vestiti delle donne, il lavoro diventava più facile e veloce da parte dei servitori, mansione non necessaria per uomini che si vestivano da soli.
Non esiste ovviamente una realtà assoluta che affermi con il 100% di certezza perché gli uomini li portavano nel lato opposto di quello delle donne.
Un'altra teoria è quella in cui la donna era resa inferiore costringendola ad abbottonarsi con la mano sinistra ritenuta uno status inferiore come da sempre era appellativo per i mancini.

Si presume anche che il motivo sia riconducibile anche al fatto che avere questi oggetti sul lato opposto, corrispondeva a un indicatore sociale che esprimeva il concetto di ricchezza in cui non sia neanche bisogno di vestirsi da soli. Con l'andare del tempo, l'abbigliamento femminile e maschile non ha abbandonato la tradizione e questi oggetti continuano ad essere posti in modo differente da uomo a donna.
Un bottone evolvendosi, ha raggiunto una variabilità infinita rendendo disponibile una scelta che soddisfi davvero tutti i gusti ed età, i bambini, imparano presto a sbottonarsi attraverso quelli a scatto e non smettono di usare tale accessorio per tutta la vita.

La storia dei bottoni

La storia dei bottoni, è davvero molto remota e abbraccia epoche e significati di tutti i tipi, abbracciandone l'utilizzo come moneta oltre, che di chiusura.

In passato venivano in realtà più utilizzati come ornamento piuttosto che chiusura, decorato e utilizzato singolarmente. Nell'antica Roma essi, erano associati a spille e fibbie su fluttuanti abiti che erano fissati annodando il tessuto nella giusta posizione.

La funzione di chiusura, risale alla metà del 21º secolo, era in cui i vestiti erano diventati così attillati che seguivano le linee del corpo come dei guanti, aiutando ad adattarsi perfettamente alla figura pur mantenendo una linea sfarzosa, evidenziavano le braccia, la vita e il seno. Solitamente erano realizzati montati con un gambo sul quale era sistemato del tessuto bianco che poteva essere dipinto e reso lussuoso. Nel periodo medievale, chi ne indossava molti era simbolo di ricchezza al punto che era possibile pagare un debito con un prezioso bottone tolto dal proprio vestito.
Questi oggetti hanno da sempre contraddistinto classi sociali e mestieri, i "pulsanti di oggi" abbelliscono i nostri schermi e ci collegano al mondo con un solo clic.
Le cerniere, hanno anch'esse un posto di riguardo ma si inceppano e si deformano così anche il velcro e i bottoni mantengono il loro primato nei piaceri di tutti i giorni.


Ne esistono di ogni tipo e per qualsiasi occasione, sono molto facili da applicare e le macchine per cucire moderne, svolgono da sole l'intero lavoro.

Usati per necessità oggettive o semplicemente per decorazione, arricchiscono il nostro guardaroba e le nostre logistiche, li ritroviamo, infatti, anche nel settore della cartoleria, calzaturificio e persino nell'edilizia.

Certamente è un prodotto che non potrà mai di essere soppiantato da null'altro di più attuale o all'avanguardia.