Il mondo delle stampanti si divide in due tecnologie: le inkjet (o a getto d’inchiostro) e le laser (o LED). Le inkjet rappresentano la tipica soluzione domestica perché versatili per formato di carta e tipo di stampa, economiche e immediate nella risposta. Le stampanti laser sono preferibili per gli uffici o, in generale, per un uso sistematico poiché necessitano di alcuni minuti per giungere a temperatura, sono più costose, effettuano una stampa più precisa dei file di testo ma sono poco abili ad adattarsi a formati di carta più particolare o per la realizzazione di immagini.
Oltre al costo d’acquisto, la principale voce di spesa nella gestione della stampante è legata al processo di ricarica. Le stampanti a getto d’inchiostro utilizzano le cartucce: quattro serbatoi che contengono altri e tanti colori primari (nero, ciano, giallo e magenta); le stampanti laser si servono invece del toner. Quest’ultimo ha un costo d’acquisto molto più alto delle cartucce ma anche un’autonomia di durata nettamente più lunga. In entrambi i casi, è possibile ricorrere a versioni compatibili per abbattere i costi di acquisto. Le cartucce Hp, Canon, ecc. originali hanno prezzi molto alti e sono sviluppate per i singoli modelli di stampante mentre le versioni non ufficiali sono in grado di integrarsi a più modelli di una stessa marca. Lo stesso discorso vale con i toner compatibili, sebbene però in tal caso l’utilizzo di prodotti non originali è sconsigliato: le cartucce compatibili offrono prestazioni quasi equiparabili a quelle delle originali e non rappresentano un rischio né per l’integrità del dispositivo e né per la salute dell’uomo. I toner non ufficiali, invece, sono di solito materiali di importazione orientale, privi di contrassegno di garanzia e potenzialmente dannosi per le persone e l’ambiente, a causa delle polveri sottili presenti al proprio interno.
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