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Collegamento mediante viti e bulloni nell’edilizia

imprese edili

Una vite è costituita di un gambo cilindrico parzialmente o totalmente filettato, munito a un'estremità di una testa opportunamente sagomata per permettere il serraggio.


Le viti sono prodotte in forme e dimensioni svariatissime, adatte a ogni esigenza di assemblaggio.

I tipi più comuni possono essere distinti in base alla forma della testa, sono viti a testa poligonale, usate per bulloneria (che consentono notevoli coppie di serraggio, mediante l'impiego di chiavi fisse;
viti a testa incassata, con testa cilindrica munita di un incasso esagonale (o di altra forma) che consente l'inserimento della chiave per l'avvitamento (brugola);

viti con testa a intaglio di cacciavite, con testa cilindrica o svasata;
viti con testa a impronta. L'impronta può essere a croce oppure avere forme speciali. Per l'avvitamento sono quindi necessari appositi cacciavite di forma corrispondente all'intaglio.

In base alle caratteristiche del gambo le viti possono essere:
viti con gambo a estremità piana o piana smussata o a calotta. Sono viti per i metalli adatte per l'avvitamento in un foro filettato;

viti autofilettanti: sono viti che, inserite in un foro di diametro leggermente inferiore a quello del loro gambo, ne incidono la superficie interna ricavando il filetto nella sede in cui vengono avvitate;

viti per legno con gambo conico e fi-lettatura particolare che ne permette l'impiego in fori, preventivamente eseguiti nel legno, di diametro minore di quello del loro gambo. La loro testa può essere di varia forma (svasata o lenticolare).

Collegamento mediante chiodi

È il collegamento tipico delle opere di carpenteria da parte delle imprese edili torinesi e delle casserature in legno per getti di calcestruzzo. Viene eseguito con chiodi (o punte) di lunghezza va-riabile da 40 a 200 mm. Esistono anche chiodi di particolare durezza, adatti per i collegamenti con il calcestruzzo o altri materiali.

Assemblaggi e unioni coi bulloni

Esistono due tipi di unione con bulloni: unione con bulloni normali e unione ad attrito.

L'unione ad attrito avviene attraverso gli sforzi tangenziali che si verificano tra le due superfici da unire, quando sono strettamente serrate dai bulloni. Per questo richiede l'impiego di bulloni ad alta resistenza, in grado di sopportare elevati sforzi di trazione, che vengono serrati con apposite chiavi dinamometriche, dotate di un meccanismo di limitazione della coppia applicata. Per eliminare lo scorrimento tra le parti si ricorre a trattamenti superficiali in grado di assicurare il massimo attrito. Per favorire la perfetta aderenza tra le superfici a contatto è necessario che esse siano accuratamente pulite, di norma mediante sabbiatura al metallo bianco.

Tipi di filettatura

Tra i diversi tipi di filettatura, i più diffusi sono: filettatura metrica ISO

filettatura Whitworth, con dimensioni delle viti in pollici (I" = 25,4 mm)

filettatura a gas, con dimensioni delle viti in pollici e profilo simile a quello della filettatura Whitworth Viene usata nelle giunzioni delle tubazioni.