Prestito contro cessione del quinto
Il prestito contro
cessione del quinto è una particolare tipologia di prestito personale che viene rimborsato mediante cessione del 20% dello stipendio netto o della pensione. In altre parole, è il datore di lavoro o l’INPS a pagare le rate al creditore trattenendole dallo stipendio o dalla pensione. Si tratta di una forma di finanziamento originariamente riservata ai dipendenti pubblici ed estesa poi anche ai pensionati e ai lavoratori dipendenti del settore privato con contratto a tempo indeterminato.
La durata massima del finanziamento è di 120 mesi, che in alcuni casi scendono a 60. L’importo massimo richiedibile è determinato dalla liquidazione maturata (TFR) e dallo stipendio netto percepito dal dipendente, o dalla pensione netta. Non vengono richiesti garanti né fideiussioni né ipoteche. La garanzia principale, infatti, è data dalla pensione, dal salario e dal TFR stesso. Per la parte eccedente, viene accesa una polizza assicurativa che copre il rischio morte e il rischio impiego. Per i dipendenti statali l’assicurazione può essere rilasciata sia dall’Inpdap che da un’impresa privata; per i dipendenti di aziende private, invece, solo da assicurazioni private.
Il prestito contro cessione del quinto è una forma di prestito nella quale il creditore è garantito al 100%. Non solo le rate sono corrisposte direttamente dal datore di lavoro o dall’ente pensionistico ma, in caso di morte o licenziamento, l’ente finanziatore può infatti rifarsi sul 20% del TFR accantonato dal lavoratore e/o sulla polizza. Non a caso questi prestiti sono concessi anche ai protestati e ai cosiddetti cattivi pagatori, segnalati nelle Centrali rischi.
Essendo un prestito garantito, ci si aspetterebbe di trovare sul mercato costi di finanziamento abbastanza bassi. Così non è, in quanto incidono notevolmente i costi relativi alle coperture assicurative. È quindi basilare, prima di stipulare qualsiasi contratto, valutare attentamente i costi complessivi dei prestiti, in primis il TAEG che deve comprendere anche il costo della polizza assicurativa.
Fonte: http://sosprestiti.net/